Perussia F., Bonaiuto F., “Preferenze disciplinari di studenti e docenti a psicologia: Un confronto”. In: Perussia F., a cura, Materiali di psicologia sociale e della personalità, Vol.1., Torino: Celid, 1997, 187-191.
Abstract – Disciplinary preferences of students and teachings to psychology: A comparison – We compared the disciplinary preferences, in the field of psychological research, expressed from a sample of 354 students of psychology and from a sample of 235 psychologists that teach in university (assistant, associate, and full professors), in Italy. The expressed evaluations, as regards 33 psychological specialistic areas, underline a low correlation (.22) between the choices of the two samples. Particularly: it is evident that teachers show a clear preference for general and experimental psychology, or for research and quantification. Students prefer the areas of psychotherapy, sexology, family dynamics, or the qualitative and interpretative analysis in general.
Premesse
Le aree di interesse abbracciate dalla psicologia sono molteplici. La disciplina è infatti talmente ampia da poter essere scomposta in molti sottoinsiemi differenti. Questo vale sia per le aree di ricerca e di applicazione cui rivolgersi sia per i modelli cui ispirare le strategie formative dei futuri psicologi.Gli interessi e le motivazioni che inducono gli studenti ad intraprendere il corso di laurea in psicologia sono stati indagati da varie ricerche. Sono stati pubblicati contributi in tal senso sia nella letteratura internazionale (cfr. Perussia, 1994, specie il cap. 7) sia con riferimento a casi italiani quali quello di Padova (Favretto e Majer, 1990; Majer, 1993), di Roma (Losito, 1984), di Cagliari (1988), di Torino (Converso e De Piccoli, 1990; Perussia, 1993).Anche le preferenze dei docenti sono state studiate in diversi lavori, soprattutto in sede statunitense (cfr. Perussia, 1994), ma anche in Italia (Perussia e Bonaiuto, in stampa).La presente ricerca si propone di mettere direttamente a confronto i due punti di vista, cercando di evidenziare se e quanto gli interessi dei docenti e degli studenti di psicologia si trovino in sintonia oppure no.
Metodologia
L’analisi qui presentata consiste nello sviluppo di alcuni degli elementi raccolti in due ricerche precedenti, il cui dettaglio viene descritto in altra sede per quanto riguarda sia l’indagine sugli studenti (Perussia e Converso, 1995) sia quella sui docenti (Perussia e Bonaiuto, in stampa).In entrambe le circostanze veniva sottoposto al campione un ampio questionario per autocompilazione (diverso per i due gruppi) su vari argomenti relativi alla formazione e alla professione in psicologia. Questo conteneva, tra l’altro, un elenco di item rispetto a ciascuno dei quali veniva richiesto di esprimere una valutazione su di una scala tipo Likert a 4 punti di valutazione.Nel caso degli studenti, veniva chiesto di indicare “Quanto ti interessano i diversi argomenti (che non corrispondono necessariamente a specifici corsi attivati), attinenti alla psicologia o in qualche modo vicini ad essa, che sono elencati qui di seguito”. Nel caso dei docenti, le istruzioni recitavano: “Abbiamo elencato qui di seguito vari settori tipici della ricerca psicologica. Per ciascuno di essi le chiediamo di indicare quanto se ne occupa, ovvero se ne è occupato in passato”.Il campione di studenti era composto da 354 soggetti, contattati casualmente in sedi universitarie, di cui (più o meno conformemente alla distribuzione per sesso tra gli iscritti): 283 donne (79.9%) e 71 uomini (20.1%), iscritti a vari anni del Corso di Laurea in Psicologia nell’Università degli Studi di Torino. La rilevazione è stata effettuata nei mesi di aprile e maggio 1993.Il campione di docenti era composto da 235 soggetti, di cui 122 donne (51.9%) e 113 uomini (49.1%), così suddivisi: 90 ricercatori (38.3%), 65 professori associati (27.7%), 80 professori ordinari (34.0%), operanti in svariate sedi universitarie italiane. La rilevazione è stata effettuata, tramite questionari consegnati di persona o inviati alla sede di appartenenza, tra la fine del 1995 e l’inizio del 1996.
Risultati
Viene presentato in primo luogo l’ordine di preferenza espresso da studenti e docenti, rispetto alle 33 aree (Tabella 1).Viene presentato successivamente l’elenco alfabetico delle diverse aree disciplinari (Tabella 2). Il livello di preferenza attribuito da studenti e docenti viene quantificato in termini di punteggi standard all’interno delle due distribuzioni relative alle due serie di valutazioni medie.
1 |
1 |
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2 |
2 |
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3 |
3 |
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4 |
4 |
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5 |
5 |
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6 |
6 |
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7 |
7 |
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8 |
8 |
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9 |
9 |
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10 |
10 |
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11 |
11 |
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12 |
12 |
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13 |
13 |
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14 |
14 |
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15 |
15 |
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16 |
16 |
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17 |
17 |
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18 |
18 |
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19 |
19 |
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20 |
20 |
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21 |
21 |
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22 |
22 |
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23 |
23 |
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24 |
24 |
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25 |
25 |
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26 |
26 |
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27 |
27 |
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28 |
28 |
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29 |
29 |
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30 |
30 |
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31 |
31 |
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32 |
32 |
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33 |
33 |
Studenti |
Docenti |
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-0.09 |
-0.61 |
|
-0.89 |
-1.20 |
|
0.11 |
-0.70 |
|
0.46 |
0.61 |
|
1.38 |
1.41 |
|
0.97 |
-0.70 |
|
-0.85 |
-1.29 |
|
1.44 |
0.64 |
|
-0.17 |
0.88 |
|
-0.22 |
-0.94 |
|
1.36 |
0.25 |
|
-0.31 |
-0.79 |
|
-1.19 |
1.50 |
|
-0.20 |
-1.05 |
|
1.05 |
0.40 |
|
0.67 |
-0.19 |
|
-1.46 |
-0.88 |
|
-0.65 |
-0.34 |
|
-0.44 |
-0.58 |
|
-1.05 |
-1.71 |
|
-0.90 |
-0.43 |
|
1.33 |
0.76 |
|
0.76 |
0.49 |
|
Studenti |
Docenti |
|
-0.45 |
-1.29 |
|
-1.14 |
1.03 |
|
0.42 |
-0.43 |
|
1.55 |
0.58 |
|
1.22 |
-1.02 |
|
0.49 |
1.35 |
|
-1.28 |
2.22 |
|
-1.81 |
0.46 |
|
-1.18 |
-0.01 |
|
1.08 |
1.56 |
Come si vede, esiste una significativa divergenza fra le due serie di preferenze (Tabella 1 e 2). In particolare: se si prendono le aree in cui la differenza di valutazione (Tabella 2), tra docenti e studenti, è superiore a .50, si rilevano alcune chiare differenze.Il campione di docenti preferisce nettamente, rispetto al campione di studenti, nell’ordine, le aree: Sperimentale, Generale, Statistica, Psicometria e test, Storia della PSicologia, Educativa, Sociale, Intelligenza artificiale. Gli studenti preferiscono nettamente, rispetto ai docenti, nell’ordine, le aree: Sessuologia, Comunità, Famiglia, Psicoterapia, Handicap, Giuridica, Psicosomatica, Psicofarmacologia, Arte e letteratura, Etologia, Parapsicologia, Gruppi, Personalità, Ambientale.L’unica area in cui sembra esistere un buon accordo tra i due campioni, nel senso che entrambi l’apprezzano particolarmente, è l’area genericamente clinica (ma non le sue aree specialistiche e propriamente applicative).Più in generale, la correlazione tra le due distribuzioni risulta decisamente assente, in modo statisticamente significativo. Infatti:
Correlazione tra le preferenze espresse dagli studenti e quelle espresse dai docenti: .22
Commento
Dai dati raccolti appare piuttosto evidente che esiste una chiara non coincidenza fra gli interessi espressi dal campione di studenti e gli interessi espressi dal campione di docenti.La circostanza può indurre ad alcune riflessioni, connesse a varie ipotesi interpretative. E’ probabile che i docenti abbiano seguito un percorso formativo e professionale piuttosto diverso da quello degli studenti. Può darsi che gli studenti siano condizionati da un’immagine relativamente stereotipale dello psicologo (come psicoterapeuta) assai presente nella cultura diffusa e nei mezzi di comunicazione di massa. Può darsi che i docenti non riescano a comunicare con sufficiente efficacia agli studenti gli aspetti più interessanti del lavoro sperimentale e di ricerca di base.In ogni caso: è chiaro che occorre riflettere sul fatto che i formatori dei futuri psicologi tendono ad ispirarsi a modelli scientifico-sperimentali; mentre i futuri psicologi stessi preferiscono gli aspetti applicativo-psicoterapeutici della disciplina. Qualunque sia la mediazione che viene messa in atto per conciliare tale divaricazione, è importante comunque averne chiara la misura.
Riferimenti bibliografici
Converso D., De Piccoli N. 1990. Un’indagine sugli iscritti al nuovo corso di laurea in psicologia a Torino: I giovani e la psicologia nella città dell’industria. Giornale Italiano di Psicologia, 17, 2, 209-218.Favretto G., Majer V., a cura 1990. Laurearsi in Psicologia: 10 anni di ricerca sui laureati in psicologia a Padova. Milano: Angeli.Freixa i Baque E., Bayes R., Bredart S., Granger L., Varela J. 1982. Etude comparative de l’image de la psychologie chez les etudiants en psychologie, Belges Espagnols, Francais, Mexicains et Quebecois.International Journal of Psychology, 17, 4, 475-499.Losito G. 1984. Profilo psicologico, esperienza universitaria e condizione professionale di un campione di laureati in psicologia dell’Università di Roma. In: Lombardo G.P., Serafini Giannotti M., a cura. Psicologo oggi. Torino: Eri, 97-123.Lostia M. (1988). L’immagine del corso di laurea in pedagogia. Cagliari: Cuec.Majer V. (1993). Il laureato in psicologia: Formazione ed esiti professionali. In: Caprara G.V., Dazzi N., Roncato S., a cura. Guida alla laurea in psicologia. Bologna: Il Mulino, seconda edizione, p.262-290.Perussia F. (1993). La scelta di psicologia a Torino: Una ricerca. Torino: Quaderni del Corso di Laurea in Psicologia – Upsel.Perussia F. (1994). Psicologo: Storia e attualità di una professione scientifica. Torino: Bollati Boringhieri.Perussia F., Bonaiuto F. (in stampa). Lo psicologo ricercatore italiano: Una indagine su scelte e atteggiamenti.Perussia F., Converso D. (1995). Preferenze disciplinari degli studenti di psicologia. In: Perussia F., Converso D., Miglietta A., a cura.Psicologia futura. Torino: Tirrenia Stampatori, 133-140.Perussia F., Converso D., Miglietta A., a cura (1995). Psicologia futura. Torino: Tirrenia Stampatori.
Riassunto – Preferenze disciplinari di studenti e docenti a psicologia: Un confronto – Sono state messe a confronto le preferenze disciplinari, nell’ambito della psicologia, espresse da un campione di 354 studenti di psicologia e da un campione di 235 psicologi che insegnano in università (ricercatori, associati, ordinari), in Italia. Le valutazioni espresse, rispetto a 33 aree psicologiche specialistiche, evidenziano una bassa correlazione (.22) tra le scelte dei due campioni. In particolare: è evidente che i docenti mostrano una netta preferenza per la psicologia generale e sperimentale, ovvero per la ricerca e la quantificazione in genere. Gli studenti preferiscono invece le aree psicoterapeutiche, sessuologiche, della famiglia, ovvero l’analisi qualitativa e interpretativa in genere.
materiali-psicologia-sociale-personalita-perussia-1997-200

Felice Perussia, quarant’anni abbondanti di lavoro psicologico con i gruppi, specie come mastro (e apprendista) di psicodramma & ipnosi, ma anche oltre trent’anni come professore ordinario di Psicologia Generale (Personalità, Storia) all’Università – Faccio base, con un gruppo di brillanti colleghe, principalmente a Milano 3474753143