Automatismo Psicologico Ideoplasia Monoideismo plastico

 

 

Automatismo Psicologico, Ideoplasia, Ideodinamismo, Monoideismo plastico

Hanno strettamente a che fare, ad esempio, con: comportamenti automatici, atti mancati, lapsus, scrittura automatica, sensibilità medianica, riflessi condizionati, competenza motoria, fobie, perdita di controllo dell’aggressività e così via

L’automatismo Psicologico o Mentale è uno dei concetti o processi fondamentali della psicologia e della psicotecnica

Noi tutti mettiamo costantemente in atto i nostri automatismi psicologici, tu come me, tutto il giorno, tutti i giorni, nella nostra vita quotidiana

L’Automatismo Psicologico non consiste di comportamenti-pensieri eccezionali, bensì di comportamenti-pensieri regolari
Soprattutto perché, anche se molti amano negare questo dato di realtà, la gran parte del nostro comportamento interviene in assenza di coscienza, o almeno della coscienza logico razionale proclamata dal movimento scientifico Otto-Novecento

L’esperienza psicologica insegna che il mondo è soprattutto volontà & rappresentazione; ovverosia, detto ina forma analoga ma forse più chiara: emozione & fantasia

Il campione dell’Automatismo Psicologico è Pierre Janet (1889) ma se ne sono occupati molti campioni della psicologia scientifica; quali, per non fare che qualche esempio tra mille: Faraday, Carpenter, Ribot, Forel, Galton, Freud, Bernheim, Taine, Erickson, James e così via

L’Automatismo Psicologico, con tutta la sua plasticità, rappresenta un costrutto centrale per la psicologia, ma soprattutto per la psicologia professionale cioè per la psicotecnica, in tutte le sue forme

Il tema è fondamentale e merita approfondirlo, come tentiamo di cominciare a fare in questa lezione, per ragionarci su come anche per farne tesoro nella pratica psicotecnica professionale