Terapia: Che cosa è? Che cosa non è?

 

 

La Terapia, di per se stessa, non ha specificamente a che fare con la malattia
Il verbo greco classico therapeuo (θεραπεύω) da cui viene la parola terapia-therapeia (θεραπεία)
si riferisce esclusivamente al servire, al prendersi cura, occuparsi, volgere i propri pensieri, nei confronti di qualcuno
Terapia è l’arte del curarsi-di, dell’occuparsi-di
Terapeuta (θεραπευτής) è il servo, l’assistente, l’attendente, il curatore, quella che è dedita al culto
Omero definisce Patroclo come il therapon di Achille, in quanto suo attendente e amico
Therapon è anche il ministro, il sacerdote, il servo del Signore o degli Dei

In tempi di trionfo del movimento scientifico tardo-ottocentesco, la parola cura-terapia ha però subìto una deformazione:
da Therapeia originale, nel senso emotivo e relazionale, è stata deformata nella Terapia ridotta alla sua sola disposizione razionale scientista bio-medica
Nel linguaggio popolare di oggi, la terapia è percepita soprattutto come la somministrazione di una procedura soltanto medica

Si è passati così: dalla terapia come atteggiamento caritatevole che è caratteristico di chiunque si prende cura di qualcuno (diventandone così una terapeuta)
alla terapia come (meraviglioso) armamentario di strumenti per intervenire sulle malattie biofisiche (da parte di una professionista medica)

Esistono in realtà molti modi per prendersi cura (terapia) della persona, su cui il movimento medico non può certo pretendere di esercitare il monopolio:
Terapie su base bio-medica: farmaceutica, chirurgia, radiologia, immunologia ecc (che sono specifiche della medicina)
Terapie su base psicologica, ovvero la psicotecnica
Terapie su base spirituale, ovvero la cura delle anime
Terapie su base fisico-riabilitativa, secondo la formula del mens sana in corpore sano
E così via

Il fatto è che:
L’obiettivo della medicina non è il curare, ma il guarire
Se poi la procedura applicata per ottenere la guarigione della persona le porta anche giovamento psicologico e/o spirituale: bene!
L’attitudine della terapia psicologica non è il guarire, ma il prendersi cura
Se poi l’attendere alla persona le porta grande giovamento anche spirituale o fisico: bene!

Conclusione:

Terapia-Therapeia non è imporre una procedura meccanica, attraverso la farmacologia o la chirurgia o altre brillanti tecnologie fisiche-mediche
Terapia-Therapeia non è e nemmeno indottrinare la persona pedagogicamente, convincendola della propria filosofia della mente e/o dei modi che questa ipotizza come meccanismi obbligati dei nostri modi di gestire la vita

Terapia-Therapeia è prendersi cura di qualcuno, possibilmente aiutandolo a migliorare dal punto di vista della sua esistenza e secondo quelle che sono le sue disposizioni, potenzialità, sogni, rappresentazioni mentali, aspirazioni ecc

La medicina persegue un risultato oggettivo (la naturalità fisica)
La psicotecnica persegue un risultato soggettivo (il benessere psicologico)

In una parola:

la terapia psicologica non consiste propriamente nel fare sì che qualcuno ti segua, bensì piuttosto nell’essere tu (terapeuta) a seguire lui
in modo che lei possa andare dalla sua propria parte (e non dalla parte tua)

Da un punto di vista psicotecnico
Terapia è dare una mano alla persona affinché possa curarsi di (da) sé