La dissonanza cognitiva è un concetto tra i più ricorrenti in psicologia
Il costrutto è stato sviluppato dallo statunitense Leon Festinger (1919-1989), allievo di Lewin e professore in varie Università
Festinger ha condotto sperimentazioni di psicologia sociale e sulla percezione visiva, in chiave gestaltista e anti-comportamentista
Secondo la sua teoria, ci troviamo in una situazione di dissonanza cognitiva quando due nostre idee sono incongruenti tra loro: per motivi di logica interna, oppure di contrasto con norme culturali o con nostre precedenti esperienze
In simili casi: le persone provano disagio in quanto devono ristabilire una coerenza tra il loro atteggiamento interiore e il loro comportamento
Per cui trovano il modo di farsene una ragione, riequilibrando la dissonanza, con il raccontarsi una nuova e più consonante versione dei fatti
Ad esempio: io fumo, ma so che è stato dimostrato scientificamente che il fumo uccide; quindi: mi convinco che queste ricerche non sono poi così scientifiche
Oppure, più classicamente: la volpe, che vuole prendere l’uva ma non riesce a raggiungerla, dichiara a se stessa che non è ancora matura
Una famosa indagine del gruppo di Festinger viene pubblicata nel 1956
Si basa sulla osservazione partecipante, a Minneapolis, di una piccola comunità apocalittica di ufologi che si definiscono “i Cercatori”
Questi ritengono di avere ricevuto, attraverso la scrittura automatica della profetessa Marian Keech, dei messaggi da “i Guardiani” del pianeta Clarion, i quali fanno sapere che scateneranno la fine del mondo, al solstizio del 21 dicembre 1954, per punire l’umanità dei suoi peccati
I Ricercatori lasciano le loro case, i parenti e il lavoro e alla fine si radunano in un parcheggio, dove i Guardiani hanno annunciato che verranno a prendere solo loro, i veri credenti, per salvarli, trasportandoli sul lontano pianeta
Finito il 21 dicembre, visto che non è successo nulla, i Cercatori si trovano in stato di dissonanza cognitiva, per cui dovrebbero abbandonare il loro credo (dimostratosi falso)
Invece ne escono più convinti di prima, avendo constatato che è stata proprio la testimonianza della loro incrollabile fede a convincere i Guardiani a salvarli, e con loro l’umanità tutta, non scatenando più la fine del mondo
Un’altra ricerca del gruppo di Festinger, ancora più famosa, è stata pubblicata nel 1959
Viene chiesto a un gruppo di studenti, esaminati singolarmente, di partecipare per un’ora ad un esperimento basato su prove intrinsecamente assai noiose
Alla fine viene chiesto al soggetto di convincere il partecipante successivo che l’esperimento è stato bello e divertente
Per tale dichiarazione: ad alcuni viene data una ricompensa di 1 dollaro, mentre ad altri di 20 dollari
Intervistati alla fine della prova:
quanti avevano ricevuto 20 dollari, affermano che il compito è stato davvero assai noioso, ma che valeva la pena di mentire per ben 20 dollari
quelli che hanno ricevuto 1 solo dollaro, affermano invece che il compito è stato davvero abbastanza bello e divertente, verosimilmente per riequilibrare la dissonanza cognitiva che deriverebbe dal fatto di mentire (dicendo che il compito è bello quando non lo è) per il misero compenso di 1 dollaro solo

Felice Perussia, quarant’anni abbondanti di lavoro psicologico con i gruppi, specie come mastro (e apprendista) di psicodramma & ipnosi, ma anche oltre trent’anni come professore ordinario di Psicologia Generale (Personalità, Storia) all’Università – Faccio base, con un gruppo di brillanti colleghe, principalmente a Milano 3474753143