La Gestaltpsychologie è una scuola filosofico-psicologica fondamentale che è stata sviluppata nel primo Novecento, a partire dall’idealismo romantico di Immanuel Kant (1724-1804) e di Arthur Schopenhauer (1788-1860) e dalla fenomenologia di Edmund Husserl (1859-1938), da parte di un gruppo di psicologi che operano nelle Università di Berlino e di Graz
Negli anni ’30, i suoi maggiori rappresentanti si rifugiano negli Stati Uniti, dove la Gestalt consegue un enorme successo, come alternativa forte al riduzionismo comportamentista e come base per lo sviluppo del cognitivismo e dell’umanismo della terza forza
Dire Gestalt (forma, schema) è come dire rappresentazione soggettiva, cioè fenomenologia
Noi esistiamo oggettivamente in un mondo fisico-geografico, ma esistiamo soggettivamente in un mondo psichico-comportamentale
La psicologia della Gestalt è più descrittiva che interpretativa
E‘ un modello globalista, olista, anti-elementarista, fenomenologico e psicodinamico, che concepisce la psicologia come scienza naturale da sviluppare attraverso la sperimentazione
Tutte le nostre immagini mentali si presentano come una configurazione (Gestalt) che va al di là della semplice somma delle parti che la compongono, per determinare una organizzazione che ri-definisce tutte le sue componenti in modo nuovo
La formula classica della Gestalt recita: l’intero è diverso dalla somma delle sue parti
Oppure, secondo Gaetano Kanizsa (1913-1993) che è il maggiore gestaltista italiano assieme a : Vittorio Benussi (1878-1927): “la proprietà di una parte dipende dal tutto nel quale è inserita”
La concezione gestaltista afferma il postulato dell’isomorfismo, secondo cui vi è corrispondenza di strutture tra il mondo fisico e il mondo psichico
La Gestalt attribuisce un particolare valore alla percezione, quale fenomeno che consente di cogliere con evidenza e dettaglio il carattere dinamico e sintetico della vita psichica
Sostiene che la realtà percettiva ci si presenta in forma immediatamente strutturata, come un “incontrato”, senza che intervengano complesse elaborazioni cognitive a fare da mediatrici
Sviluppa nuovi costrutti relativi anche alla psicologia sociale, all’apprendimento, alla memoria, al problem solving
Secondo la Gestalt: noi apprendiamo creativamente, per illuminazioni interiori intuitive (insight)
La Gestalt è una teoria del campo percettivo, inteso come una auto-distribuzione dinamica di energie sensoriali, che viene messa in evidenza dalle cosiddette illusioni ottico-geometriche
La pregnanza è il fattore che struttura i nostri atti percettivi, per cui: forme ambigue o asimmetriche tendono a venire completate percettivamente in forme più complete e simmetriche
Evidenzia alcune leggi percettive quali: la strutturazione del campo in figura e sfondo; la costanza di forma, grandezza, colore ecc; la vicinanza, somiglianza, continuità o destino comune, chiusura, esperienza ecc
Il fondatore del gestaltismo è Franz Brentano (1838-1917) anche con Christian von Ehrenfels (1859-1932)
Gli autori che portano la Gestalt al successo americano sono:
Max Wertheimer (1880-1943)
Kurt Koffka (1886-1941)
Wolfgang Köhler (1887-1967)
Ma anche: Kurt Lewin (1890-1947); Fritz Perls (1893-1970); Fritz Heider (1896-1988); Wolfgang Metzger (1899-1979); Rudolf Arnheim (1904-2007); Solomon Asch (1907-1996)

Felice Perussia, quarant’anni abbondanti di lavoro psicologico con i gruppi, specie come mastro (e apprendista) di psicodramma & ipnosi, ma anche oltre trent’anni come professore ordinario di Psicologia Generale (Personalità, Storia) all’Università – Faccio base, con un gruppo di brillanti colleghe, principalmente a Milano 📞 3474753143