Chi si dispera per quello che percepisce come un avvento della post-verità, farebbe bene a studiare gli autori classici da cui deriva il pensiero psicologico contemporaneo (di cui sembra non avere grande competenza). Mi riferisco in primo luogo a Kant e Schopenhauer.
I due filosofi del movimento romantico-psicologico, assai critici nei confronti del movimento illuminista-scientifico, ci hanno sempre ricordato che la nostra percezione del mondo è molto più attiva che passiva. In altre parole: noi costruiamo il mondo molto più di quanto lo registriamo.
Il concetto principale è che la verità, di per se stessa, non esiste più di quanto esista la non-verità. La nostra visione del mondo è sempre e solo una rappresentazione del mondo.
Ricordo che secondo Kant: la realtà (noumeno) anche ammesso che esista, non può essere conosciuta direttamente dalla mente umana, che certo se la può rappresentare con la fantasia, ma senza poterla afferrare materialmente.
La nostra realtà è semplicemente la nostra esperienza diretta e personale delle cose così come ci appaiono (fenomeno).
Ricordo che secondo Schopenhauer: il nostro rapporto con il mondo è fatto essenzialmente di volontà (emozione) e di rappresentazione (cognizione).
Giusto per sintetizzare il complesso tema in due classiche citazioni: per Kant “delle cose conosciamo soltanto ciò che noi stessi vi mettiamo”; mentre per Schopenhauer “il mondo è la mia rappresentazione”.
In conclusione: l’ipotetico avvento della post-verità sarebbe forse un problema se la verità (una forma di pre-verità rispetto a quella presunta attuale) fosse esistita, almeno once upon a time. Ma, per chi crede nella rilevanza della soggettività (della volontà e della rappresentazione) non è mai esistito uno scontro tra realtà-verità e non-realtà-verità, ma solo (eventualmente) una dialettica costante tra molte e diverse forme di apparenza.
References
Koffka, K. (1935). Principles of Gestalt Psychology. London: Kegan, Trench, Trubner & Co.
Kohler, W. (1947). Gestalt Psychology: An introduction to new concepts in modern psychology. New York: Liveright

Felice Perussia, quarant’anni abbondanti di lavoro psicologico con i gruppi, specie come mastro (e apprendista) di psicodramma & ipnosi, ma anche oltre trent’anni come professore ordinario di Psicologia Generale (Personalità, Storia) all’Università – Faccio base, con un gruppo di brillanti colleghe, principalmente a Milano 3474753143