La massima numero 506 nella Metaphysica di Baumgarten è un’ottima sintesi per la psicologia contemporanea e in particolare per la psicologia cognitivo-comportamentale, sempre meglio inserita tra le scienze della mente.
Dice il nostro:
Cogitationes sunt repraesentationes: ergo anima mea est vis repraesentativa
Si può tradurre come:
I pensieri sono rappresentazioni, per cui la mia anima (ciò che mi anima o mi muove) coincide con la mia capacità-virtù-qualità rappresentativa, cioè con la mia capacità di immaginare mentalmente in virtù della fantasia (e quindi di ri-presentarmi sul palcoscenico della mente) anche quello che, al momento dato, non mi è direttamente presente sul piano sensoriale riferito agli oggetti esterni.
In sostanza:, tutta la nostra cognition è repraesentatio; cioè rap-presentazione: qualcosa che ci è presente in modo chiaro, benché nella realtà (nella nostra immagine di ciò che è esterno) non ci sia.
Il testo di Baumgarten non è stato pubblicato “in questi ultimi dieci anni”, manca di impact factor e quindi non viene letto dal moderno ricercatore scientifico, specie se in formazione (cioè: in carriera, ma alle prime armi).
Risulta però assai utile per chi si occupa di psicologia.
Il berlinese Alexander Gottlieb Baumgarten (1714-1762) è allievo di Christian Wolff e fermo seguace di Leibniz.
Baumgarten è professore (ordinario) all’Università di Francoforte sull’Oder e pubblica la sua Metaphysica nel 1739.
Per chi intendesse fare lo psicologo sul serio, con una solida lucidità professionale, suggerisco di riflettere su questo contributo.
Baumgarten, A.G. (1739). Metaphysica. Halle: Hemmerde

Felice Perussia, quarant’anni abbondanti di lavoro psicologico con i gruppi, specie come mastro (e apprendista) di psicodramma & ipnosi, ma anche oltre trent’anni come professore ordinario di Psicologia Generale (Personalità, Storia) all’Università – Faccio base, con un gruppo di brillanti colleghe, principalmente a Milano 3474753143