TEST PSICOLOGICI

 

 

Testare è dal latino testor-testari: testimoniare, certificare, provare

I test psicologici si dicono anche reattivi mentali, in quanto sono strumenti costruiti per attestare le reazioni che le persone presentano a determinati stimoli, con lo scopo di raccogliere una testimonianza, quanto più possibile oggettiva e impersonale, sulla presenza e la consistenza di certe qualità individuali

I test possono essere: Di livello, nel senso di rilevare le capacità attuali; Di attitudine, nel senso di rilevare le disposizioni potenziali; Di profilo, nel senso di fotografare la presenza di certe caratteristiche specifiche

I modi del test, cioè gli stimoli che vengono somministrati, ovvero i compiti o le modalità di reazione-risposta da rilevare, sono standardizzati, cioè uguali per tutte le persone

Le performance in cui consiste la reazione rilevata dal test possono essere: di natura verbale; come ad esempio: descrivere qualche cosa che si vede o selezionare una frase segnando una crocetta sul foglio; di natura non verbale; come ad esempio: maneggiare degli oggetti o produrre un disegno

Un test psicologico è ritenuto scientificamente credibile quando risulta essere: Valido, nel senso che misura fedelmente sempre e solo ciò che pretende di misurare; Attendibile, nel senso che lo misura in modo preciso, univoco e stabile

Il criterio per ricavare una valutazione dell’individuo, a partire dai risultati del test, può essere: standardizzato in termini statistici, con riferimento al confronto tra le reazioni della persona specifica e la distribuzione normale delle risposte in un campione rappresentativo della popolazione; soggettivo, con riferimento ad una qualche teoria, per cui lo psicologo interpreta la presenza di certi segni come prova in base alla quale attribuire certe qualità alla persona

Il primo impiego dei test è la ricerca: per definire un criterio standard di misurazione, basato su un protocollo, che possa essere condiviso tra gli studiosi

Un altro impiego diffuso è nelle indagini sociali e di opinione, sotto forma di questionario

Alcune famiglie particolari di test sono:

I test di intelligenza, tra cui i più famosi sono la Scala Binet-Simon e la Scala Wechsler

I test di personalità, che si suddividono in: Test oggettivi, per lo più carta-e-matita con questionari a risposta multipla; tra cui il più noto è lo MMPI; Test proiettivi, in cui viene proposto uno stimolo che la persona sviluppa; tra cui i più noti sono il Test delle macchie d’inchiostro e il TAT

I test psicologici sono considerati utili sul piano della ricerca, ma poco affidabili e spesso arbitrariamente discriminatori se ne derivano conseguenze per la vita della persona; quando cioè si utilizza il pretesto del test per: assumere o licenziare; giudicare qualcuno pazzo o sano di mente; ammettere o meno qualcuno ad una opportunità o privilegio