Strutturalismo Psicologico

 

 

Lo strutturalismo è la scuola psicologica di riferimento attorno a cui si è costituita la Nuova Psicologia Scientifica, nell’ultimo quarto dell’Ottocento

Nasce nelle università tedesche, per poi diffondersi un po’ in tutto il mondo

Gli strutturalisti sono i primi a costituire la psicologia come scienza naturale indipendente.

Sono mossi dall’emulazione per lo straordinario successo, sia teorico sia pratico, ottenuto dalla scienza moderna.

Cercano di trasporre l’empirismo, che la chimica e la fisica hanno sviluppato per l’analisi della materia, anche allo studio del pensiero e del comportamento, negli esseri umani

Lo scienziato simbolo della scuola strutturalista è Wilhelm M. Wundt (1832-1920); leggendario fondatore del laboratorio di psicologia sperimentale all’Università di Lipsia nel 1879 (circa)

Il termine strutturalismo è però stato introdotto da Edward B. Titchener (1867-1927); psicologo inglese che si laurea a Oxford, poi si specializza con Wundt, quindi si trasferisce negli Stati Uniti, alla Cornell University, dove è il grande promotore della Nuova Psicologia Scientifica nelle università

Lo strutturalismo psicologico è elementarista: concepisce la psiche come somma di elementi semplici. Analizza (disseziona) la mente scomponendo lo scorrere del pensiero nelle strutture minime dell’esperienza (molecole mentali) e poi negli elementi mentali ancora più semplici che compongono tali strutture (atomi di pensiero)

Gli strutturalisti inventano la psicologia moderna sulla base del metodo sperimentale rigoroso:

  • operano sempre in laboratorio
  • utilizzano protocolli specifici molto dettagliati
  • quantificano costantemente, in termini numerici razionali, le variabili psichiche, dopo averle identificate
  • in base al principio, espresso da Titchener, secondo cui “l’esperimento psicologico è … una dissezione della coscienza, l’analisi di un frammento del meccanismo mentale” [Manual, 1901]

Il metodo elettivo della tradizione strutturalista è l’introspezione, a partire dall’esperienza immediata, costituita di:

  • auto-osservazione rigorosamente disciplinata dei propri processi interni
  • pochi o singoli soggetti sperimentali che sono sempre dei ricercatori-osservatori esperti, i quali si sono appositamente addestrati in precedenza, soprattutto per evitare l’errore dello stimolo, cioè l’attribuzione di significati soggettivi ai dati elementari oggettivi che compongono la pura esperienza
  • anche perché, studiando funzioni che si considerano di base e dove ciascun caso fa da testimone per tutti: non c’è interesse per l’utilizzo di campioni probabilistici

Attraverso l’introspezione, l’approccio strutturalista analizza tre funzioni principali:

  • sensazioni o percezioni
  • immagini mentali o idee
  • emozioni o sentimenti

Per ciascuna di tali funzioni psicologiche, le variazioni sono rilevate nei termini di:

  • qualità
  • intensità
  • durata
  • chiarezza

La scuola strutturalista attribuisce grande rilievo anche: alla fisiologia, alla psicofisica, al processo delle associazioni mentali