Si può benissimo non-comunicare

 

 

Nella psicologia ingenua è diffuso il pregiudizio, decisamente fallace, secondo cui “Non si può non comunicare”.
Tale affermazione è stata promossa da Watzlawick come 1° assioma nella Pragmatica della comunicazione umana (1967).
E’ un caso da manuale di quella che James (1890) ha definito: Psychologust’s fallacy.
Si tratta del processo mentale assiomatico (nel senso di: spontaneo e indimostrato) per cui noi scambiamo le nostre proiezioni, che attribuiamo agli eventi e alle persone che incontriamo, con la loro effettiva realtà e con le loro reali intenzioni.
In effetti è perfettamente possibile non-comunicare, anche quando siamo convinti che il mondo ci stia parlando, magari raccontandoci proprio quello che ci aspettavamo o che avremmo voluto.