Religione, Pop Psychology & Movida in Milan

 

Milano – Chiesa di San Giuseppe della Pace – 2014

 

Transitavo ieri sera a Milano, vicino a Corso Sempione. Quando, nel buio, mi è apparsa questa prospettiva, sulla facciata di San Giuseppe della Pace, chiesa parrocchiale fondata negli anni ’70.

Mi hanno colpito due elementi molto comunicativi (e quindi spero utili alla buona volontà del parroco di muovere i passanti verso la fede) ma che presentano almeno due aspetti vagamente sconcertanti.

  • La citazione che campeggia sulla facciata all’ingresso “Diventa ciò che sei” è una classica espressione, legata al poeta “pagano” Pindaro (Pitiche, 2, 72: γένοι’ οίος έσσί μαθών; quinto secolo prima di Cristo) ma resa emblematica e popolare ai nostri tempi dalla sua versione ormai classica che è stata intensamente proclamata dal filosofo tedesco Friedrich Nietzsche (grande teorico, tra l’altro, della Morte di Dio).
  • Il volto del Cristo sul quasi-campanile, che annuncia la quaresima, è quello dell’attore inglese Robert Powell, già protagonista di uno sceneggiato televisivo del 1977 diretto per la RAI da Franco Zeffirelli e intitolato a Gesù di Nazareth. Successivamente Powell è stato protagonista anche di un film su D’Annunzio ed ha partecipato a vari altri lavori, tra cui delle serie televisive poliziesche (come una su Miss Marple).

 

Powell (ex Gesù di Zeffirelli) interpreta Singing in the rain (London, 2012)v

 

Mi sono chiesto: come mai si è scelto di comunicare la quaresima utilizzando una immagine che è così vicina alla Pop Art? Si tratta della strategia comunicativa più adatta per una Chiesa?

Come spesso mi accade: non pretendo di arrivare a delle conclusioni (anche perchè sono troppo ignorante per avere delle risposte). Per cui mi limito a qualche notazione riflessiva.

 

  • “Diventa ciò che sei” è una espressione molto evocativa, che rappresenta anche una delle massime più caratteristiche della New Age. E’ altresì proclamata con enfasi da molte strategie terapeutiche, spesso di ispirazione californiana. Viene evocata volentieri, anche in Italia, da centinaia delle nostre Scuole di Psicoterapia.
  • L’espressione “Diventa ciò che sei” evoca costrutti come quello del destino e della vis medicatrix naturae, cui merita abbandonarsi (invece che sforzarsi di ridurli alla ragione) così da permettere alla tendenza intrinsecamente positiva della nostra Natura (dello spirito naturale che è in noi e della sua magnetica energia) di esprimersi compiutamente.
  • “Diventa ciò che sei” è insomma un principio fondativo nel Movimento del Potenziale Umano, rilanciato negli anni Quaranta dal counseling psicologico (centrato sul cliente) dello statunitense Carl Rogers.
  • La Chiesa di San Giuseppe della Pace si trova proprio di fronte al ristorante Roialto (via Piero della Francesca 55), classico locale della movida milanese un po’ yuppie, che sta aperto fino a notte fonda. La zona, in cui la Chiesa si trova immersa, è tutto un susseguirsi di locali, densi di giovani e di aspiranti giovani, vestiti alla moda mentre tirano tardi.
  • Merita notare che, a forse 200 metri dalla Chiesa di San Giuseppe della Pace, c’è il Gattopardo café (via Piero della Francesca 47) altro locale mondano che (curiosamente) ha sede in una chiesa sconsacrata. Anzi: si trova proprio nell’edificio originale della Chiesa di San Giuseppe della Pace (sempre lei). Tale Chiesa (che appunto oggi è sconsacrata), eretta nel primo Novecento in stile neo-rinascimentale, appare più grande e architettonicamente più ricca dell’edificio della Chiesa autentica (quella ritratta in cima a queste note e qui sotto) che l’ha sostituita duecento metri più in là e che continua a portare proprio quel nome.
  • Questa giustapposizione, fra due realtà così diverse eppure che hanno (o che hanno avuto in tempi di poco differenti) funzioni simili, mi sembra comunichi molto di per se stessa, anche solo visivamente: sulle varie forme della spiritualità, della speranza e del sogno; sugli affreschi nelle chiese di ieri e sulla televisione nelle chiese di oggi; sulla forza prorompente di ciò che è mondano e sull’indebolirsi di ciò che pure è stato un tempo addirittura imperiale (sic transit gloria mundi? o no?); sui tanti modi della religiosità e sui tanti modi della laicità (come anche sul loro reciproco rimandarsi); così come su tanti altri aspetti del nostro immaginare ciò che può portarci al di là del quotidiano.

 

Gattopardo Cafè – ex Chiesa di San Giuseppe della Pace, via Piero della Francesca a Milano (esterno giorno – interno – esterno notte)

In conclusione, credo forse di capire il lodevole tentativo dei religiosi di sviluppare la propria missione in un ambiente del genere: molto trendy, ma forse anche lontano dalla riflessione religiosa.

Parlare un linguaggio New Age può essere un’idea. Evocare la funzione terapeutica della fede può risultare stimolante.

E ricordo una volta di più che il greco antico Therapeuo è appunto: curo, sono servo, mi occupo, veneroTherapeia è: curarsi-diservizio, cura, cultoTherapeutes o Therapon è il servitore o l’assistente.

Auguro dunque alla buona volontà di chi si è ingegnato ad immaginare un moderno linguaggio del genere (benché costretto ad un confronto piuttosto impari, rispetto alla brillante concorrenza locale) di ottenere un positivo successo nell’ammorbidire ulteriormente i cuori dei dinamici Milanesi e nell’indirizzarli sempre verso il bene.

Nel contempo: mi chiedo se non sia il caso di pensarci ancora un po’ su. Benché comunque, lo ribadisco, non stia a me giudicare.