Processi Sensoriali

 

 

Una lezione introduttiva, completa e densa, sulla struttura dei nostri processi sensoriali

La sensazione è un effetto immediato, grezzo e non ulteriormente riducibile, della stimolazione degli organi di senso

Il flusso delle sensazioni ci mantiene in contatto con l’ambiente, lo monitora, ci passa informazioni su molto di ciò che è fuori e dentro di noi

I processi sensoriali sono alla base della nostra conoscenza sensibile, cioè del processo nell’ambito del quale il cervello, per il tramite dei sensi, raccoglie, sperimenta e interpreta l’ambiente in cui viviamo

La dottrina originale che studia i processi sensoriali èl’Estetica

Fino al romanticismo (fino a Kant) l’estetica coincide con la dottrina della nostra conoscenza (rappresentazione) sensibile

Con la riforma illuminista-modernista, di Baumgarten (Metaphysica, 1739) l’estetica si trasforma in verifica della qualità più o meno alta, nel senso della gerarchia intellettuale-sociale, di un’opera dell’ingegno

In psicologia, l’estetica equivale allo studio della sensazione-percezione animale

La psico-fisica (scienza naturale della psiche-anima) si propone di studiare, in termini oggettivi-quantitativi, le relazioni fra stimoli fisici, sensazioni, percezioni, rappresentazioni, comportamenti

All’origine della psicofisica c’è l’opera di Gustav Theodor Fechner (1801-1887) direttore dell’Istituto di Fisica da lui fondato all’Università di Lipsia nel 1834

I Processi Sensoriali si sviluppano in una sequenza continua

La SENSAZIONE sfuma nella PERCEZIONE, che a sua volta sfuma nella RAPPRESENTAZIONE

SENSAZIONE è l’attivazione degli organi di senso specifici stimolati da una fonte di energia fisica

PERCEZIONE è il primo livello di individuazione e di organizzazione basale (il semi-lavorato) degli stimoli, da parte degli organi di senso e poi a cura del cervello

RAPPRESENTAZIONE è l’elaborazione, a un livello più fine, degli stimoli organizzati dalla percezione, fino a produrre le varie forme dei contenuti mentali, secondo criteri semeiotici, emotivi, cognitivi, mnestici ecc

Il processo del SENTIRE è una modificazione dello stato psichico, provocata da stimoli sensoriali

Il processo sensoriale trae origine da una risposta chimico-fisica

Si parla, a seconda degli organi sensoriali coinvolti, di sensazioni: tattili, visive, uditive, olfattive, gustative, di freddo, di dolore, di fame ecc

Ci sono sensazioni esterne e sensazioni interne, a seconda della provenienza, o della localizzazione soggettiva, degli stimoli

La sensazione vera e propria si determina per il passaggio di energia entro il sistema nervoso

Uno stimolo o un insieme di stimoli, per esistere, deve necessariamente attivare una qualche terminazione sensoriale

Il singolo recettore sensoriale viene stimolato da quelle fonti di energia fisica (stimoli ambientali) cui è specificamente sensibile

I recettori (cellule specializzate eccitabili) traducono l’energia di quello stimolo in un impulso elettrico

Nella sensazione è presente una dimensione oggettiva-fisiologica, che coincide con i processi sensoriali biologici

Nella sensazione è presente una dimensione soggettiva-psicologica, che coincide con la sensazione-percezione-rappresentazione

La sensazione, in termini psicologici, consiste di un cambiamento nello stato di coscienza

La sensazione, in termini fisiologici, consiste di un cambiamento nello stato fisico

Fisiologicamente: la sensazione deriva dalla eccitazione di un organo di senso e/o delle vie nervose correlate

Psicologicamente: la sensazione coincide con la rappresentazione (sensibile) diretta (in tempo reale) di aspetti del mondo

Il processo comunicativo sensoriale interviene sempre e comunque, una volta attivato, anche indipendentemente dalla intenzione o dalla consapevolezza sia nell’emittente sia nel ricevente

Non siamo in grado di non-ricevere o di non-elaborare gli stimoli che attivano le nostre terminazioni sensoriali

Il segnale può essere percepito: a livello cosciente o sub-cosciente o di coscienza alternativa (al di fuori della coscienza esplicita) ma spesso in varie modalità

La psico-fisica si propone di definire una relazione univoca  fra la natura fisica-oggettiva delle stimolazioni ambientali e le sensazioni-esperienze psico-soggettive che vi si collegano

Lo stimolo è di ordine fisico; sostanzialmente: una variazione di energia

La sensazione è di ordine psicologico; sostanzialmente: una rappresentazione di coscienza (esplicita o implicita)

La causa che sta all’origine del processo che genera uno stimolo nell’ambiente, viene trattata (nel contesto scientifico psicologico) in termini ben distinti da quelli della causa che sta all’origine della stimolazione diretta del nostro apparato sensoriale

Lo stimolo distale ha un’origine fisica (a monte) dello stimolo

Lo stimolo prossimale suscita la reazione automatica di un recettore sensoriale, che viene attivato dal fatto di entrare in contatto con un derivato indiretto dello stimolo distale (in ciò consiste lo stimolo prossimale)

Uno stimolo, oltre ad essere commensurabile al suo organo sensoriale, deve essere abbastanza intenso da attivarlo-stimolarlo

La soglia è il confine-valvola  del processo sensoriale

Il livello di soglia nell’attivazione del processo sensoriale è variabile, in relazione alla fisiologia (di base o anche momentanea) del recettore

C’è una soglia MINIMA (iniziale) e una MASSIMA (terminale)

La SOGLIA ASSOLUTA è l’intensità minima (o massima) che definisce la gamma di stimoli che sono in grado di attivare un recettore

La SOGLIA DIFFERENZIALE è il più piccolo cambiamento di intensità registrabile, fra due stimoli, dal sensore-percettore

I potenziali elettrici attivati nei recettori non determinano direttamente un potenziale d’azione, ma variano il potenziale di membrana fra l’interno e l’esterno della cellula

Il potenziale d’azione attiva il neurone nella direzione (univoca) del sistema nervoso centrale

Le terminazioni sensoriali sono sensibili alle variazioni nella stimolazione, più che alla stabilità-continuità del segnale

Il segnale neuronale è sempre quantitativo, non qualitativo, secondo la regola del tutto o niente (+ -)

I recettori sensoriali presentano una disposizione all’adattamento, per cui tendono ad elevare la soglia del potenziale d’azione con il permanere della stimolazione

I processi sensoriali possono essere descritti anche come processi di raccolta, mantenimento e trasferimento della informazione

Per comprendere pienamente l’insieme del processo, assai articolato, occorre considerare anche i meccanismi di funzionamento del sistema nervoso, del sistema endocrino ecc

I canali sensoriali sono sempre attivi, indipendentemente dalla nostra coscienza, dal momento in cui l’organismo è formato

Ad esempio: possiamo coprirci gli occhi, ma la retina continua a emettere segnali; possiamo coprirci le orecchie, ma il timpano continua a vibrare ecc

Il canale sensoriale emette comunque e sempre un “rumore bianco” di sfondo, che è specifico per ogni canale sensoriale

Il sistema di elaborazione sensoriale-percettiva negli esseri senzienti (es: umani) è incessante, inesorabile, ininterrotto e mai interrompibile, almeno dalla nascita alla morte

Possono talvolta venire sospesi alcuni collegamenti (anestesia, trance ipnotica suggestiva, distrazione ecc) ma i nostri processi sensoriali permangono sempre attivi

 

 

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