Iscriviti all’Università : E’ un ottimo affare!

 

 

In Italia i laureati sono pochi, rispetto a molti altri Paesi del mondo. Eppure i costi da affrontare per andare all’Università sono molto (ma molto) inferiori a quelli necessari, ad esempio, per andare all’Università negli Stati Uniti.

Frequentare l’Università è spesso una grande soddisfazione. Ma sembra che in Italia sia anche un vero affare, almeno rispetto a quel molto apprezzato modello statunitense che secondo molti rappresenta la principale pietra di paragone per valutare il lavoro scientifico e la formazione d’eccellenza.

Merita approfittarne!

 

Poche lauree in Italia

 

La scarsa presenza di laureati in Italia viene certificata, una volta di più, dal rapporto Education at a Glance 2017  prodotto dall’OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) che in Italia molti preferiscono chiamare OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico).

Secondo tali dati ufficiali: gli adulti (25-64 anni d’età) laureati italiani sono il 18% della popolazione. La media internazionale dei laureati entro la OECD è del 37%; cioè: il doppio.

Nella fascia d’età fra i 25 e i 34 anni: i laureati italiani (sommando tutte le lauree, sia triennali sia magistrali-quinquennali) sono il 26%, contro una media internazionale OECD che è del 43%.

 

L’Università negli Stati Uniti è molto costosa

 

Disponiamo anche del rapporto Experian 2017 su quanto gli studenti universitari si indebitano negli Stati Uniti per poter frequentare l’Università. Attualmente il debito studentesco o student loan ammonta a 1 miliardo e 400 milioni di dollari.

Il rilevante indebitamento universitario degli statunitensi dipende dal fatto che mediamente lo studente che si iscrive all’Università negli Stati Uniti paga 20.090 dollari l’anno, di sole tasse. A tale cifra vanno aggiunti i costi di residenza (quasi nessuno studia nella città della famiglia d’origine) come pure le spese per l’alimentazione, i libri o altri servizi didattici accessori ecc.

Le Università più costose costano oltre 50 mila dollari e arrivano fino ai 60 mila. Il vasto insieme delle università private (i cui nomi leggendari risuonano spesso anche nei media italiani o nelle serie televisive) costano mediamente 45.370 dollari l’anno (di sole tasse di iscrizione).

A motivo di ciò, ciascun singolo studente universitario negli Stati Uniti è indebitato attualmente con un mutuo per pagare le tasse universitarie di 34.144 dollari in media a testa (a parte quello che già ci mette di suo e contando nella media i molti studenti di famiglie abbienti, che pagano l’iscrizione senza contrarre debiti).

Merita sottolineare, per capire l’entità dei costi, che attualmente non c’è grande differenza di valore fra un dollaro e un euro, al di là del cambio finanziario. Una lunga frequentazione di quegli ambienti mi ha insegnato che, per le spese della vita quotidiana e fuori dalle grandi città, con un dollaro negli Stati Uniti si acquista spesso più o meno lo stesso se non anche più di quello che si acquista con un euro in Europa.

 

L’Università in Italia costa molto meno

 

In Italia le tasse universitarie hanno invece un prezzo politico, nel senso che l’Università è finanziata dalle tasse di tutti (quelli che le pagano) e non viene certo mantenuta, se non in parte limitata, dalle tasse pagate dagli studenti per iscriversi.

Iscriversi all’Università in Italia ha un costo di qualche rilievo. Per alcuni può rappresentare un impegno economico molto significativo. Ma si tratta comunque di cifre che sono assai lontane da quelle del sistema universitario statunitense.

L’entità dei nostri costi di iscrizione annuale variano in base alla fascia di reddito (famigliare) dello studente. Le tasse universitarie, per le Università statali (pubbliche) italiane, vanno mediamente da 531 euro, con un reddito familiare della I fascia (minima I.S.E.E.) fino a 2.246 euro, con un reddito familiare della V fascia (massima I.S.E.E.). Così ci riferisce l’ultimo Rapporto sui Costi degli Atenei italiani della Federconsumatori.

In altre parole: l’iscrizione all’Università in Italia costa mediamente da un quarantesimo a un decimo di quella che è la media dell’iscrizione universitaria negli Stati Uniti. Il che vale anche per le nostre Università pubbliche più antiche e prestigiose, che costano mediamente forse un ventesimo delle loro equivalenti statunitensi di analogo livello.

Caso paradigmatico: la tassa di iscrizione annuale ad una prestigiosa Medical School universitaria italiana (alcune sono veramente al top internazionale) costa, per chi proviene da una famiglia con reddito più basso, circa un centesimo (ribadisco: la centesima parte) di quello che costa la Medical School di Harvard o della Penn (tanto per citare due esempi di rilievo) per qualsiasi studente.

In sostanza: le migliori Università italiane, nei termini della competenza finale dei laureati e del loro successo esistenziale e professionale, sono certo paragonabili alle Università degli Stati Uniti. Però costano meno; anzi: molto, ma molto, meno.

 

Conclusione: Approfittane subito!

 

Insomma: rispetto agli Stati Uniti, è come se l’Università italiana, che pure esprime un’ottima tradizione universitaria, fosse sempre a prezzi stracciati, in offerta speciale.

Quindi, se siete svegli (e se ne siete capaci) : Approfittatene!

 

 

Riferimenti

 

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-09-12/italia-maglia-nera-laureati-fermi-18percentoe-boom-titoli-umanistici-104053.shtml?uuid=AEaw7ZRC&refresh_ce=1

https://www.experianplc.com/media/news/2017/student-loan-state-of-credit/

http://www.lastampa.it/2017/09/02/esteri/i-prestiti-agli-universitari-mandano-in-crisi-la-finanza-usa-urkPOikOGY6nM61XPzRRfJ/pagina.html

http://www.federconsumatori.it/news/foto/Rapporto%20tasse%20universitarie%202016-2017.pdf

http://www.oecd.org/edu/skills-beyond-school/EAG2017CN-Italy-Italian.pdf