Esiste una leggenda metropolitana secondo cui il caso clinico più importante di Freud sarebbe quello di Anna O. Ne è convinto anche qualche giovane psicologo.
In realtà Freud non ha mai nemmeno visto Anna O (Bertha Pappenheim) anche solo una volta in vita sua. E’ lui stesso che lo dichiara ufficialmente.
Il ben noto caso di Anna O, quello che fonda la psicoanalisi nel senso del movimento freudiano, è stato trattato completamente ed esclusivamente dal famoso Professor Breuer, quando Freud era uno studente.
Freud non ha mai detto che il caso Anna O (del 1880-1882) era suo. Ma ha sempre lasciato capire che, se non era proprio suo almeno forse era loro (suo e di Breuer); benché non avesse mai visto questa signora.
Solo molti anni dopo che si è consolidata la leggenda, messo alle strette dall’autorevole Professore di Harvard James J. Putnam, Freud chiarisce finalmente la situazione.
In una dichiarazione ufficiale dell’8 luglio 1915, che si può trovare con un po’ di pazienza negli epistolari pubblicati, Freud dichiara formalmente:
“Mi permetta ancora di correggere un piccolo errore, che è senza importanza per la storia universale. Io, cioè, non sono mai stato assistente di Breuer, non ho mai visto il suo famoso primo caso, e lo conosco solo per quanto me ne disse Breuer anni dopo”
[Fonte: Lettera a Putnam del 8.7.1915 – Ora in Freud, S. (1873-1939). Lettere alla fidanzata e ad altri corrispondenti. Torino: Bollati Boringhieri, 1990]

Felice Perussia, quarant’anni abbondanti di lavoro psicologico con i gruppi, specie come mastro (e apprendista) di psicodramma & ipnosi, ma anche oltre trent’anni come professore ordinario di Psicologia Generale (Personalità, Storia) all’Università – Faccio base, con un gruppo di brillanti colleghe, principalmente a Milano 3474753143