Secondo Treccani esisterebbe una magia classica, che consisterebbe in una “pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura”
Più oltre, l’Enciclopedia Italiana aggiunge: “Nel mondo ellenistico e tardo antico, la magia, soprattutto in alcuni ambienti filosofici e religiosi, si viene definendo come forma superiore di conoscenza cui corrisponde una concezione del mondo retto da forze spirituali”
E infine: la magia è “Capacità di attrarre, di incantare che si sprigiona da una persona o da una cosa”
Non si può dire che lo psicodramma sia una magia
Non si può dire che l’ipnosi sia una magia
Non si può dire che la psicotecnica nel suo insieme sia una magia
Benché un poco, come connotazione, forse anche sì
Certe volte ho l’impressione che le esperienze collegate a queste pratiche psicologiche applicate (psicodramma, ipnosi, arti della mente in genere) possano andare quasi oltre la realtà, o almeno oltre la realtà di tutti i giorni: in altre parole: verso un impiego originale e più efficace della vis raepresentativa di cui siamo dotati, cioè della Fantasia
Noi siamo ben consapevoli che lo psicodramma, l’ipnosi, la psicotecnica in genere, per quanto possano risultare affascinanti ed efficaci, non sono delle vere e proprie magie, almeno in un senso più arcaico del termine
Ma, pur sapendo bene che non si tratta di magie vere e proprie, tante volte mi sorgono dei dubbi, per cui a molti di quelli con cui ho la fortuna di collaborare viene spontaneo pensarci

Felice Perussia, quarant’anni abbondanti di lavoro psicologico con i gruppi, specie come mastro (e apprendista) di psicodramma & ipnosi, ma anche oltre trent’anni come professore ordinario di Psicologia Generale (Personalità, Storia) all’Università – Faccio base, con un gruppo di brillanti colleghe, principalmente a Milano 3474753143