Emerson in Italia – 1886

 

 

Nel 1886 Leone Augusto Perussia introduce in Italia per la prima volta il lavoro di Ralph Waldo Emerson: filosofo, scrittore, saggista e poeta che non pochi considerano come una (se non la) figura centrale nella cultura nord-americana dell’Ottocento.

Ralph Waldo Emerson (1803-1882)

 

E’ la prima volta che compaiono in versione italiana gli scritti di colui il quale negli Stati Uniti è considerato come il grande padre di quella dimensione della cultura statunitense che si basa sulla speranza nella frontiera, nella natura, nello spirito individuale coltivato dentro di sé, nello spirito scettico e laico ma positivo, in un’indipendenza dall’autorità che è solidarietà con i propri simili che rappresenta prima di tutto una scelta personale.

Emerson trova seguito in molti autori che a loro volta influenzano anch’essi sul Novecento e fino ad oggi. In particolare, si dichiarano ispirati a lui: Henry David Thoreau, John Dewey, Friedrich Nietzsche, Walt Whitman  e tanti altri. I principi di Emerson esercitano una forte attrattiva su movimenti come  il pragmatismo americano, la psicologia umanistica, la beat generation.

Subisce fortemente la sua influenza il fondatore della moderna psicologia statunitense William James, anche perché Emerson è uno dei più grandi amici di suo padre.

Leone Augusto Perussia realizza un’antologia degli scritti di Emerson, che pubblica con il titolo:

IL CARATTERE E LA VITA UMANA
SAGGI DI FILOSOFIA AMERICANA
di
RALPH EMEItSON
PRIMA VERSIONE ITALIANA
con Introdueione sulla Vita e sulle Opere dell’ Mutore
A CURA DI LEON AUGUSTO PERUSSIA

Il libro porta, come indicazione dell’editore: Milano Emilio Quadrio Editore (Via Rastrelli 8). Ma in realtà si tratta sempre, come evidenzia anche il logo che è sempre il medesimo, della casa editrice di Perussia stesso.

 

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