Bulimia Psicologica

 

 

Bulimia è avidità compulsiva di cibo

Bulimia è dal greco, βοῦς (bous: bue) e λιμός (limos: fame); quindi: fame da bue (nell’uso italiano: fame da lupo) o inesorabile voracità

Viene talvolta chiamata impropriamente bulimia nervosa, benché non vi sia evidenza di cause neurologiche

La bulimia psicologica è un comportamento alimentare disturbato che si manifesta con:

  • Abbuffate solitarie ricorrenti (almeno un paio di volte la settimana), in cui la persona ingurgita una quantità massiccia di cibo
  • Compulsione, per cui la persona divora il cibo mossa da un impulso involontario, spesso senza desiderio e senza soddisfazione per il cibo ingurgitato
  • Sentimento di inadeguatezza per gli episodi bulimici, che sono vissuti come una perdita del controllo, subita contro la propria stessa volontà, e che vengono nascosti
  • Condotte forzate di eliminazione (in alcuni casi) per cui la persona si auto-induce il vomito subito dopo l’abbuffata, oppure consuma grandi quantità di lassativi e di diuretici, per eliminare il cibo ingurgitato
  • Comportamenti compensatori inappropriati (in alcuni casi) per cui la persona si sottopone a digiuni o ad esercizio fisico esasperato per prevenire l’ingrassamento
  • Morfo-fobia: grave preoccupazione per il proprio peso e per la forma corporea, come elemento cardine dell’autostima

La persona bulimica si mantiene spesso in uno stato normo-peso o quasi

Il comportamento bulimico sembra avere un’origine decisamente psicologica, cognitivo-culturale, generalmente di matrice più individuale che non relazionale o familiare

L’episodio bulimico può legarsi o meno ad una particolare condizione di stress o di disagio esistenziale, mentre è spesso correlato ad un più generale disturbo dell’umore di tipo ansioso o depressivo

Il comportamento bulimico è comparso nella letteratura scientifica solo da pochi decenni e interessa poco più dell’1% della popolazione

La bulimia psicologica si presenta in primo luogo tra adolescenti e giovani adulti, soprattutto donne (oltre il 90% dei casi) specie in aree urbane a benessere diffuso

Sono state sviluppate diverse strategie di intervento psicologico per portare aiuto alle persone bulimiche, riuscendo in molti casi a raggiungere dei buoni risultati, utilizzando delle tecniche di intervento che seguono i principi di base che valgono per tutti i disturbi alimentari, a partire dall’anoressia, con cui la bulimia presenta non poche somiglianze