Nei primi anni ’60 Albert Bandura e le psicologhe Dorothea e Sheila Ross, della Stanford University, conducono una serie di esperimenti sugli effetti che il fatto di vedere in azione un soggetto violento può esercitare sulle persone che lo vedono agire
Queste ricerche, tra le più citate in psicologia, sono dette in gergo “Bobo doll experiments” (esperimenti con la bambola Bobo) dal nome commerciale del pupazzo gonfiabile, del tipo sto-sempre-in-piedi, che vi fa la parte della vittima
Negli esperimenti, che coinvolgono un centinaio di femmine e di maschi fra i 3 e i 6 anni d’età, il bambino è seduto in una sala giochi, mentre al lato opposto della stanza si trova un adulto, vari giocattoli, tra cui un mazzuolo, e Bobo:
In alcuni casi l’adulto gioca per qualche minuto e ignora il pupazzo
In altri casi prende quasi subito Bobo a martellate, apostrofandolo con una certa enfasi
In una seconda serie di esperimenti, l’adulto aggressivo, di volta in volta, è anche premiato o sgridato o lasciato senza conseguenze
Quindi il piccolo viene portato in un’altra stanza, dove ci sono diversi giochi. Dopo due minuti, i giocattoli gli vengono sottratti, dicendo che sono riservati ad altri bambini. Poi il soggetto viene riportato nella prima sala
A questo punto il bambino, che aveva assistito all’aggressione di Bobo da parte dell’adulto, manifesta un gioco di tipo aggressivo, e in particolare gesti ed espressioni verbali violente nei confronti del pupazzo, in misura assai superiore a quella espressa dai soggetti che non avevano assistito alla violenza adulta
Il comportamento aggressivo è molto più intenso nei maschi che nelle femmine
Non sembra esserci nessun effetto particolare, sull’espressione di aggressività nei bambini, in relazione al fatto che l’adulto sia stato o meno premiato o sgridato
I dati sembrano confermare la teoria dell’apprendimento sociale, poiché rendono evidente il fatto che noi non impariamo solo in base al meccanismo del premio e della punizione, come sostiene il comportamentismo, bensì anche per via dell’apprendimento osservativo o apprendimento vicario
Queste ricerche hanno minato la credibilità della teoria comportamentista, specie per quanto riguarda l’apprendimento di azioni complesse
Gli esperimenti, che altri studiosi hanno ripetuto con variazioni, sono stati al centro della controversia: tra chi sostiene che la massiccia presenza di aggressività al cinema e in televisione è un modo per propagandare la violenza, a motivo dell’esempio che offre e chi sostiene che invece è un modo per ridurla, per il fatto di sublimarla, facendola attuare da un aggressore vicario in un contesto di fantasia
Benché non si sia giunti a conclusioni chiare in materia

Felice Perussia, quarant’anni abbondanti di lavoro psicologico con i gruppi, specie come mastro (e apprendista) di psicodramma & ipnosi, ma anche oltre trent’anni come professore ordinario di Psicologia Generale (Personalità, Storia) all’Università – Faccio base, con un gruppo di brillanti colleghe, principalmente a Milano 📞 3474753143